(ANSA) - CHIETI, 17 APR - La presidente provinciale di
Confcommercio Chieti, Marisa Tiberio, i consiglieri provinciali
dell'associazione di categoria, i rappresentanti territoriali
delle sigle Federmoda, che riunisce i titolari di attività
commerciali specializzate nel settore dell'abbigliamento, delle
calzature, delle pelletterie e del tessile per la casa,
Federalberghi, Fipe e gli ambulanti Fiva hanno scritto a tutti i
104 sindaci della provincia di Chieti, per chiedere l'immediato
annullamento, sino alla fine di quest'anno, delle imposte locali
a carico delle attività produttive che sono in palese difficoltà
a causa delle conseguenze determinate dalla pandemia
coronavirus.
Nella lettera si evidenzia che nel mese di marzo si è
registrato un tonfo dei consumi pari al 31,7% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno e che per molti comparti il
fermo è stato quasi totale con il turismo che ha toccato quota
-95% degli ospiti nelle strutture ricettive, mentre le
immatricolazioni di auto a privati si sono attestate ad -82%.
''Bisogna con urgenza dare un nuovo calendario a tutto ciò
che riguarda le tasse gravanti sulle attività produttive. In tal
senso - dice Tiberio- chiediamo alle amministrazioni comunali di
annullare tasse, tributi e utenze, comprese la tassazione locale
Tosap, l'Imu, l'imposta di pubblicità, la Tari, e la tassa di
soggiorno nei Comuni, fino al termine del 2020. E' chiaro che
siamo chiamati ad affrontare una fase di contrazione
straordinaria che non può lasciare nessuno indifferente. Per
riaprire le attività di questa provincia- conclude Tiberio- è
necessaria una strategia complessiva da condividere''. (ANSA)