(ANSA) - PESCARA, 17 APR - Sono state presentate 2.528
domande, fino a questo momento in Abruzzo, dalle aziende del
settore, con almeno un dipendente e costrette a sospendere o
ridurre l'attività a causa dell'emergenza coronavirus, che
chiedono di potere accedere agli ammortizzatori sociali tramite
il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell'Artigianato.
Le domande coinvolgono complessivamente 8.324 dipendenti,
temporaneamente sospesi dal lavoro in Abruzzo, per i quali i
datori di lavoro artigiani hanno chiesto l'attivazione di
ammortizzatori sociali con causale "Covid-19". Il fondo, in
linea con quanto previsto dal decreto Cura Italia, provvederà ad
erogare contributi pari all'80% della retribuzione di ogni
dipendente, per un importo massimo mensile 1.193 euro lordi.
"Il comparto artigiano è in grandissima sofferenza - dice il
segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, Daniele Di
Marzio -. Gli ammortizzatori sociali consentono alle aziende del
settore di iniziare a respirare, ma serviranno risorse e
strumenti straordinari per uscire indenni da questa crisi".
L'Abruzzo si piazza al 15esimo posto, su scala nazionale, per
numero di domande presentate. Il maggior numero di richieste si
concentra nella provincia di Chieti (671 domande, a favore di
2.191 dipendenti). A seguire la provincia di Teramo (662
domande, a favore di 2.353 dipendenti), la provincia di Pescara
(524 domande, a favore di 1.827 dipendenti) e infine la
provincia dell'Aquila (330 domande, a favore di 914 dipendenti).
A queste si aggiungono 346 domande per le quali non sono stati
forniti riferimenti territoriali. (ANSA).
Covid19: 2.528 domande ammortizzatori da artigiani Abruzzo
Richieste riguardano 8.324 dipendenti costretti a fermarsi