Abruzzo

Paolucci, migliaia in attesa di cassa in deroga

'Assessore Fioretti si attivi o si dimetta'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, APR 22 - "Quello che è accaduto con la paralisi della cassa integrazione in deroga ai lavoratori abruzzesi è molto più di un disservizio, perché impedisce loro di usufruire di un diritto, per questo presenterò un'interrogazione scritta per capire errori e responsabilità e trarne le necessarie conseguenze": così il capogruppo Pd in Consiglio regionale d'Abruzzo, Silvio Paolucci, commenta l'impasse della Regione sull'erogazione della misura. Delle quasi 11. 000 domande per la cassa in deroga già presentate all'Ente per una platea potenziale di oltre 50.000 lavoratori, risulta elaborato un numero irrisorio di provvedimenti, sottolinea Paiolucci, già assessore al Bilancio. "Un vero schiaffo per chi non solo a causa della quarantena non è in condizione di lavorare per vivere, ma deve continuare a mantenersi e mantenere la famiglia. Dopo il grande ritardo con cui si è arrivati al bando per l'erogazione dei fondi della legge Cura Abruzzo, ancora attesi da migliaia di abruzzesi, ci troviamo di fronte a una vera propria emergenza sociale, perché riguarda migliaia di lavoratori. Fino a questo momento dalla Regione non abbiamo avuto nessun tipo di risposta operativa, se non fantomatiche giustificazioni del tracollo della rete e parziali scuse per il disservizio, una presa di coscienza che però non è di sostentamento per chi si trova in questa spiacevolissima situazione. Un modo per affrontarla sarebbe chiedere alle banche di anticipare le spettanze, dando operatività a un protocollo rodato a livello nazionale e operativo in diverse regioni, come chiedono anche le parti sociali, e se serve, rinforzare il personale che deve processare rapidamente le domande. Tutto questo non è ancora avvenuto, non è stato neanche annunciato. L'assessore Fioretti dovrebbe seriamente pensare di lasciare un esecutivo in cui già in passato non ha dato prova di grande efficienza, se non sul fronte nomine, argomento prioritario per questo governo regionale. Si occupasse di altro, al posto di rifiutare il confronto con le parti sociali su questi numeri, incontri chiesti per tutelare l'Abruzzo che lavora e sempre declinati in nome di chissà quale ragione". (ANSA).
   

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