(ANSA) - PESCARA, 25 APR - "L'apertura in questi quasi due
mesi senza voli commerciali è costata oltre un milione di euro.
Se avessimo chiuso come altri aeroporti avremmo avuto introiti
zero ma anche quasi costi zero, ma invece a noi e stato chiesto,
e ne siamo fieri ed orgogliosi, di restare aperti , e di questo
ringrazio il personale, le forze dell'ordine e le forze di
sicurezza perché l'aeroporto di Pescara ha servito cinque
Regioni, ovvero Abruzzo, parte del Lazio dipendente da Ciampino,
Marche, Puglia del nord e Molise, grazie agli interventi fatti
con i nostri elicotteri e i mezzi di soccorso dal 8 marzo fino
ad oggi, spendendo 15, 20mila euro al giorno, e soldi che
qualcuno dovrà restituire all'aeroporto d'Abruzzo".
"Sulla carta abbiamo già la riapertura delle biglietterie di
Rynair, Volotea e anche dell'Alitalia dal 2 giugno per rotte
dall'Italia e qualche rotta europea. Noi come Aeroporto
d'Abruzzo chiediamo però due cose: la prima a Regione e Governo
che i voli siamo fatti in condizioni di massima sicurezza e
quindi che sia lasciato anche un posto vuoto a fianco del
passeggero in modo tale da far svolgere il volo nelle migliori
condizioni, ma per fare questo c'è bisogno di un contribuzione e
di un rimborso spese per le compagnie aeree per il posto
lasciato vuoto, consentendo così agli aerei di volare con due
terzi dei passeggeri . Il nostro obiettivo è di far ripartire
tutti i voli e tutti i collegamenti anche se - ha concluso
Paolini - con meno passeggeri. Un Abruzzo collegato con Italia e
Europa anche e soprattutto in vista dell'estate".
(ANSA).
Coronavirus: Paolini, Aeroporto aperto sempre per soccorsi
"In due mesi costo di un milione. Ora ripartenza voli".