(ANSA) - SCANNO, 25 SET - Conclusi a Scanno i tre giorni di
esercitazione di 'Vardirex 2020' (Various Disaster Relief
Management Exercise) con la simulazione di situazioni di
emergenza complessa conseguenti a scosse sismiche, condizioni
meteo avverse, alluvioni, smottamenti e frane che hanno
richiesto l'intervento immediato dei soccorritori dell'Esercito,
della Marina Militare, dell'Aeronautica Militare e dei volontari
dell'Associazione nazionale Alpini (Ana), sanità e Volontari del
4° Raggruppamento. Il tutto coordinato con Dipartimento
Protezione Civile, Protezione Civile regionale, prefetture e
Comuni; le università abruzzesi, nelle fasi preparatorie
dell'esercitazione, hanno contribuito con studi specifici alla
conoscenza morfologica dell'area di esercitazione.
"Le Forze Armate, in questa circostanza con le Truppe Alpine
dell'Esercito e le strutture operative dell'Aeronautica e della
Marina - ha detto il comandante delle Truppe Alpine, Generale di
Corpo d'Armata Claudio Berto - sono pienamente coinvolte in
programmi e sperimentazioni che hanno come obiettivo il
raggiungimento di una maggiore capacità di intervento in
sinergia con le altre organizzazioni che si occupano di
previsioni e soccorso".
Quest'anno la "Vardirex", esercitazione interforze e
interagenzia alla terza edizione, svoltasi nel rispetto delle
normative per limitare la diffusione del contagio da
coronavirus, mirava a testare la risposta sul campo da parte del
Dipartimento di Protezione Civile, delle Forze Armate e degli
enti locali in caso di allertamento per pubbliche calamità.
L'Esercito ha schierato mezzi e materiali tecnici provenienti
principalmente dalle Truppe Alpine e circa 150 specialisti. In
particolare, gli uomini del battaglione multifunzionale
"Vicenza" del 9° reggimento Alpini dell'Aquila hanno lavorato al
ripristino di strutture essenziali e alla tutela di strutture e
animali nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise,
recuperando un mammifero in pericolo. Inoltre, grazie alla
collaborazione fra Sanità Alpina Ana e società Telespazio, a
Scanno è stato schierato un posto medico avanzato con
possibilità di trattare pazienti con l'ausilio della
telemedicina.
Sempre a Scanno, mezzi speciali si sono esercitati nel lago
per consentire, nel rispetto delle norme ambientali, il recupero
di personale rimasto isolato. La sinergia fra operatori radio
dell'Ana e i trasmettitori alpini ha garantito a tutti i
partecipanti la possibilità di comunicare anche in condizioni
estreme, causa la compartimentazione del territorio montano.
Nel polo logistico della Croce Rossa Italiana di Avezzano
(L'Aquila) l'Associazione Nazionale Alpini ha allestito un campo
base con relativo assetto sanitario della Sanità Alpina per
gestione e coordinamento delle attività di soccorso e ripristino
delle normalità a seguito di calamità simulate nella Marsica e
in zone del Parco nazionali d'Abruzzo Lazio e Molise e del Parco
nazionale della Majella. (ANSA).
Vardirex: test riuscito per terza esercitazione interforze
Alpini 'in congedo e in armi' insieme in laboratorio di comunità