(ANSA) - PESCARA, 05 NOV - Paura lo scorso 2 novembre nella
casa circondariale San Donato di Pescara dove, come riferisce un
comunicato del sindacato Sinappe, si è verificato l'ennesimo
caso di incendio appiccato da un detenuto (di nazionalità
straniera), che voleva protestare dopo essere stato posto in
isolamento per motivi disciplinari.
Il detenuto ha dato fuoco al materasso ed al cuscino che
avevano superato da molto la scadenza della certificazione
ignifuga, perdendo così tutte le caratteristiche che la
normativa vigente prevede in materia.
Per quattro agenti è stato necessario il trasporto al pronto
soccorso dell'ospedale civile a causa di una leggera
intossicazione. "E' evidente che tutto ciò poteva essere evitato
e che solo grazie al pronto intervento dei polizotti ivi di
stanza, l'episodio non si è tramutato in un evento di più ampia
e grave risonanza - dichiara Roberto Santini - Segretario
Generale del SiNAPPe "anche perché già 10 mesi fa era accaduto
un episodio analogo che aveva visto due detenuti dare alle
fiamme due materassi. Il pericolo allora occorso non ha messo in
allarme l'Amministrazione che, in 10 mesi, non ha provveduto a
sopperire le gravi mancanze allora registrate e lamentate.
Riteniamo più che opportuno - conclude Santini - che
l'Amministrazione tuteli maggiormente la sicurezza degli
Istituti di Pena e del personale presente". (ANSA).
Carceri: Pescara, detenuto appicca fuoco, agenti in ospedale
Sinappe denuncia episodio accaduto il 2 novembre