(ANSA) - PESCARA, DEC 1 - "Sono qui per cercare di dare il mio contributo alla città e al territorio provinciale. Amo il mio lavoro e questo incarico mi lascia molto soddisfatto.
Liguori, dopo una visita al Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, ha incontrato i giornalisti nel corso di una videoconferenza: "Ho scelto questa modalità - ha detto - perché è importante rispettare le norme anticontagio". La Questura di Pescara, secondo il nuovo questore, "funziona benissimo, ma si può sempre migliorare. Ho chiesto al responsabile dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (Upgsp) - afferma - dopo quanti squilli rispondiamo al telefono. Mi ha detto dopo due, tre squilli: dobbiamo lavorare per arrivare a due".
Nel sottolineare l'importanza del "lavoro di squadra", Liguori definisce quello italiano come un "modello organizzativo che ci invidiano all'estero". Spiegando di non sapere ancora quale tipo di criminalità si troverà davanti, il questore afferma che "la criminalità va affrontata, sia se di tipo comune sia se di tipo organizzato", perché "al crimine non si può dare il tempo di diventare importante". Nella sua lunga esperienza, il questore ha già avuto a che fare con l'Abruzzo: "Quando ero alla Direzione investigativa antimafia (Dia) - racconta - Pescara e la costa abruzzese erano tra le mete privilegiate della criminalità organizzata di Cerignola (Foggia). Poi, ancora, tra il 2009 e il 2015, quando ero direttore della Nona Zona della Polizia di Frontiera, per le regioni Puglia, Abruzzo e Molise".
Nato in Calabria, 59 anni, Liguori entra in Polizia nel 1986, nel Reparto Mobile di Genova, città in cui poi sarà anche capo delle Volanti. (ANSA).
Liguori nuovo questore Pescara, darò mio contributo a città
'Imparerò a conoscere territorio, crimine non conosce frontiere'