(ANSA) - CHIETI, 09 DIC - Una straordinaria, finissima
testina femminile di marmo che raffigura Venere, di epoca
romana, probabilmente risalente al primo secolo dopo Cristo,
forse una copia delle venere accovacciata di Doidalsas, indizi
di una più antica sistemazione urbana di età romana,
repubblicana e imperiale, una muratura abisdata, una serie di
fondazioni di pilastri, un frammento di collo e treccia su
nuca, una base di colonna, tanti cocci, elementi lapidei di
murature medievali, una fossa granaria, un arco che metteva in
comunicazione diversi ambienti, cisterne, poderose mura di epoca
post classica. E' il ''tesoro'' venuto alla luce da ottobre a
oggi durante dagli scavi di archeologia preventiva finalizzati
ai lavori di riqualificazione di piazza S.
Un lavoro lavoro che ha comporterà ulteriori studi e
approfondimento ma che nel frattempo ha portato ad una
catalogazione a livello fotogrammetrico e documentale di quanto
rinvenuto. Nel frattempo i lavori per riqualificazione della
piazza, nell'ambito di un progetto da oltre un milione e mezzo
di euro, andranno avanti'. ''Abbiamo fatto le opportune
ricerche, saggi, indagini, rilievi ma non sono reperti né
strutture tali da giustificare una diversa progettazione, un
cambio di progetto, e lasciare a vista strutture che non hanno
per la maggioranza di noi una immediata leggibilità e
soprattutto una continuità tale nel rappresentarci le epoche
storiche per cui ci sia possibilità di valorizzare", ha detto
oggi a Chiett durante una conferenza stampa la Soprintendente di
Chieti e Pescara, Rosaria Mencarelli. (ANSA).
Scavi in piazza a Chieti, spunta testa Venere romana
Durante lavori ristrutturazione Piazza S. Giustino