(ANSA) - PESCARA, 05 GEN - "La possibile riapertura degli
istituti scolastici l'11 gennaio con turni che prolungherebbero
le lezioni al pomeriggio per buona parte degli studenti
costituisce una scelta che renderebbe ancora più problematico il
ritorno ad una 'finta normalità' per i circa 100mila ragazzi con
disturbi nell'apprendimento (Dsa) che frequentano le scuole
superiori in Italia, circa duemila in Abruzzo". È quanto si
legge in una nota diffusa da Assodislessia.
"Impegnare parte del pomeriggio per le lezioni ordinarie a
scuola equivarrebbe alla preclusione delle importanti attività
extrascolastiche di sostegno per i Dsa, ad esempio
sull'elaborazione delle mappe concettuali, sull'uso dei mezzi
compensativi o di supporto psicologico - continua la nota.
"Peraltro l'esperienza della didattica a distanza è positiva per
i Dsa in quanto limita l'uso di scrittura e lettura tradizionali
a vantaggio di strumenti multimediali visivi più idonei e
flessibili, tra l'altro più in linea con le attitudini di
generazioni digitali, nonché riduce l'ansia da prestazione
nell'ambiente scolastico - tipica dei soggetti Dsa con bassa
autostima - grazie al contesto casalingo più familiare. Non
possiamo che apprezzare l'orientamento di alcuni governatori
regionali nel prolungare l'utilizzo della didattica a distanza
per qualche altra settimana, sperando che tale posizione venga
recepita anche dalla ministra Azzolina". (ANSA).