(ANSA) - PESCARA, 01 FEB - L'Abruzzo torna in zona gialla
dopo due settimane in arancione. Le città si rianimano e bar e
ristoranti riaprono al pubblico, almeno fino alle 18.
Nel capoluogo adriatico, infatti, il virus sta circolando
velocemente: 912 i casi emersi a gennaio, con una media di 30
contagi al giorno. Tanti i giovani e i giovanissimi che hanno
contratto l'infezione. Più in generale, la situazione sta
peggiorando in tutta l'area metropolitana, da Montesilvano a
Spoltore, da Chieti a San Giovanni Teatino e a Francavilla.
Con il passaggio in zona gialla è ora possibile spostarsi tra
comuni. Gli utenti possono inoltre tornare a sedersi ai tavoli
di bar e ristoranti. Grande attenzione da parte delle forze
dell'ordine alle zone dei locali e della movida e, in
particolare, all'area di piazza Muzii di Pescara - distretto
food and beverage più importante d'Abruzzo - dove nelle ultime
settimane si sono spesso registrati folle per gli aperitivi e
assembramenti, nonostante i divieti, dopo le 18, di consumare
cibi e bevande in strada e di vendita con asporto da parte di
alcune categorie di attività.
L'Abruzzo, dopo quasi due mesi trascorsi tra le fasce
arancione e rossa e dopo le restrizioni delle festività
natalizie, è stato in zona gialla solo nel periodo dall'11 al 17
gennaio. Poi il passaggio in fascia arancione. L'11 gennaio
hanno riaperto le scuole, ma nel giro di pochi giorni sono
emersi i primi casi in aula e le prime classi in quarantena.
Fino ad arrivare alla situazione odierna. (ANSA).
Covid: Abruzzo in gialla, ma casi in aumento e caos scuole
A Pescara diversi istituti chiusi, migliaia in quarantena