Abruzzo

Vaccini: Marsilio, su campagna nessun ritardo Abruzzo

'Valuteremo prospettiva acquisti su mercato internazionale'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 17 FEB - "Sto ascoltando in questi ultimi giorni qualche polemica su una presunta lentezza della Regione Abruzzo nella somministrazione dei vaccini. Non c'è nessuna lentezza". Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine di una conferenza stampa a Pescara. Sul fronte delle difficoltà di approvvigionamento, nel sottolineare che molte Regioni sono impegnate in "avventure sul mercato internazionale", il governatore afferma che "seguiamo anche noi con interesse questa prospettiva: se davvero fosse percorribile in maniera sicura e garantita, senza finire nelle mani di qualche speculatore, saremo anche noi attenti a sfruttare questa opportunità".
    Sulla campagna in corso, Marsilio aggiunge che "noi stiamo esattamente somministrando i vaccini che ci vengono dati, tenendo, come da prescrizioni e consigli del commissario Arcuri, il 30% di scorta. Se l'Abruzzo è tra il 75 e l'80% di somministrazione, stiamo quindi facendo anche qualcosa in più".
    "Questo atteggiamento oculato - aggiunge - ha messo in condizione la Regione di garantire sempre, senza alcun patema d'animo, la seconda dose per tutti quanti. Altre Regioni hanno avuto tagli maggiori di noi, si sono trovate in difficoltà per fare la seconda dose e hanno quindi dovuto attingere più di noi alle scorte. Per questo hanno percentuali più alte rispetto ai vaccini somministrati. Non è una gara stupida a chi arriva prima".
    "Tutte le Regioni sono impegnate - prosegue il governatore - tutti stanno portando avanti il piano vaccini nella maniera migliore possibile. Noi comunque lo seguiamo giorno per giorno.
    Anche oggi pomeriggio farò un'altra riunione perché è un piano complesso e lungo. È una lunga maratona che ci impegnerà fino all'autunno prossimo e temo che bisognerà anche riprendere tra meno di un anno perché queste vaccinazioni non sono eterne e bisognerà tornare a fare vaccini".
    "Io spingo molto sul vaccino italiano perché penso che sia necessario garantirsi quell'autosufficienza e quella produzione domestica che ci mettano in condizioni di non dover andare in giro per il mondo a cercare vaccini in Russia, in India, in Cina, in America e dalle multinazionali che poi dal giorno alla notte ti dimezzano le dosi e ti lasciano in brache di tela, come sta accadendo e come è accaduto nelle settimane scorse", conclude Marsilio. (ANSA).
   

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