(ANSA) - PESCARA, 08 MAR - Otto giovani e due adulti
autistici 'emigrati' in strutture residenziali di Puglia,
Marche, Emilia Romagna, Lombardia perché in Abruzzo non esistono
luoghi simili in grado di garantire interventi riabilitativi a
persone che necessitano di assistenza di operatori specializzati
h24. Almeno altri dieci in attesa di essere accolti.
"Carlo è cresciuto in famiglia fino a 16 anni, supportato da
intervento abilitativo intensivo arrivato a un sostegno 24h su
24h, poiché il suo autismo, pur caratterizzato da buone
competenze di linguaggio e apprendimento, comportava agiti
talvolta pericolosi per sé e gli altri" racconta la madre. "Già
un anno dopo averlo accolto la struttura pugliese, in mancanza
dei pagamenti della Asl, comunicò che non poteva più ospitare
Carlo - racconta Verzulli - La Asl chiese un progetto
terapeutico per valutare l'idoneità dell'intervento, propose
infine di corrispondere una retta inferiore, richiesta non
accettata. Quello che non capiamo è come la Asl possa affermare,
ora, dopo aver dato a suo tempo l'autorizzazione, che la
struttura, essendo non accreditata, è 'inadeguata alle necessità
del paziente', adducendolo come pretesto per non pagare la
retta. Un altro brusco cambiamento di ambiente per Carlo
significherebbe vanificare tutti i progressi fatti in questi due
anni". (ANSA).
Asl non paga retta, 17enne autistico a rischio 'sfratto'
Abruzzo senza strutture residenziali,10mln anno mobilità passiva