(ANSA) - PESCARA, 13 MAR - "L''Abruzzo nel 2020 perde 9.306
occupati rispetto al 2019, una flessione dell'1,87%, comunque
migliore se paragonata al -1,95% dell'Italia e al -2,03% del
Mezzogiorno.
"Spiccano i dati del quarto trimestre - commenta il
segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri -
Tra le regioni del Mezzogiorno peggio dell'Abruzzo ci sono solo
Molise e Sardegna. Dopo il crollo dell'occupazione nel primo
trimestre 2020 (-22mila unità pari al -4,5%), nel secondo e
terzo trimestre vi era stata una lieve ripresa, ma il quarto
trimestre ha visto un nuovo calo importante dell'occupazione".
"E' evidente - sottolinea il segretario - come i livelli
occupazionali abbiano una forte correlazione con l'andamento
della pandemia e delle restrizioni imposte alle attività
economiche. Da questo punto di vista, l'aver registrato un
aumento dei contagi nella parte finale dell'anno e in
particolare nel periodo natalizio ha costituito un problema per
l'occupazione in Abruzzo".
"Alla luce di tutto questo, la vera priorità della Regione
deve essere la lotta alla pandemia, soprattutto per garantire il
diritto alla salute dei cittadini, ma anche per far ripartire al
più presto l'economia regionale e l'occupazione. Da questo punto
di vista solo una ampia e rapida campagna di vaccinazione, un
efficace sistema di tracciamento e adeguate misure di
prevenzione del contagio - conclude Ranieri - potranno far
ripartire l'economia e far tornare a crescere i livelli
occupazionali". (ANSA).
Lavoro, Cgil 'in Abruzzo occupazione -1,87%, pesa la pandemia
'Contrastare virus e procedere con vaccinazione per ripartire'