Abruzzo

Moti 1971: dal 'Piccolo' partì raccolta libri per Fabiani

Tremila volumi bruciarono nella casa devastata dai manifestanti

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 16 MAR - "Il centralino del Teatro Stabile dell'Aquila si intasò di telefonate dei personaggi più importanti del teatro italiano", racconta all'ANSA Federico Fiorenza, all'epoca dei moti aquilani nel febbraio del 1971 componente dell'Assemblea del TSA.
    "I fatti dell'Aquila avevano avuto subito una forte eco - ricorda - e Fabiani riceveva messaggi di vicinanza da tutto il mondo della cultura. Tra questi quello di Paolo Grassi, direttore del Piccolo Teatro di Milano, che annunciava a Fabiani di aver fatto partire una raccolta di libri per offrire un gesto concreto alla ricostruire della biblioteca di famiglia. Nella lettera si leggeva: 'Sappiamo che la violenza nazista si scatenò con i libri in fiamme. Sappiamo che nulla è più miserabile e crudele della distruzione dei libri, testimonianza del sapere umano. È chiaro che ti offenderemmo a offrirti un aiuto economico, ma se tu lo permetti, possiamo aiutarti a ricostruire la tua biblioteca e sostituire i libri distrutti'. Gli atti giudiziari parlano, infatti, di circa tremila volumi dati alle fiamme dagli assalitori", specifica Fiorenza. (ANSA).
   

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