Abruzzo

Moti 1971:Fabiani 'salvo' grazie alla passione per il teatro

Fiorenza, eravamo a Tolentino per debutto spettacolo Tsa

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 16 MAR - Al tempo dei moti aquilani Luciano Fabiani, segretario provinciale dell'Aquila della Dc, oltre che nella politica, era attivo anche nella cultura: era infatti consigliere delegato del Teatro Stabile dell'Aquila e lavorava a pieno titolo nella produzione. Proprio grazie alla passione per il teatro Fabiani evitò la rabbia degli aquilani che devastarono la sua abitazione la notte tra il 26 e il 27 febbraio 1971: in quella circostanza si trovava insieme a Federico Fiorenza, dipendente Tsa e suo intimo amico, a Tolentino per il debutto nazionale dell'opera teatrale "Non si scherza con l'amore" di Alfred de Musset con la regia di Biagini.
    Dal 1969 il Tsa faceva parte di un Circuito delle 24 Città con teatri associate, diretto proprio da Fiorenza. Nello stesso momento in cui si andava in scena lo spettacolo, scoppiavano i disordini dell'Aquila. La mattina successiva, la notizia dell'Aquila in fiamme venne appresa da Fiorenza nel bar dell'albergo di Tolentino.
    "C'era un televisore appeso al muro - racconta all'ANSA Fiorenza che era sceso da solo a fare colazione - il tg dava la notizia della notte di tumulto, dell'assalto alla sede del PCI e alla casa di Fabiani. Telefonai subito all'Aquila per avere notizie e capire. All'arrivo di Fabiani gli dissi: 'Lucia' t'hanno bruciato la casa, ma i tuoi stanno tutti bene, sono al sicuro'. Nel dire questa cosa - sottolinea - mi si dipinse in volto una specie di sorriso, dovuto al nervosismo dato dall'incredulità di quel che stava accadendo. Facemmo numerose telefonate per capire che consistesse accadendo e ricevemmo una telefonata della Digos che ci annunciava che Fabiani era in pericolo. 'Morte a Fabiani' era la scritta che campeggiava sui muri della città. Ma Luciano decise comunque di tornare all'Aquila". (ANSA).
   

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