(ANSA) - PESCARA, 26 MAR - Saranno almeno 40 mila i
lavoratori, disoccupati e studenti che presenteranno entro il 22
aprile domanda in Abruzzo per inserirsi o aggiornare le
graduatorie di terza fascia d'istituto per il personale ATA
(collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici,
guardarobieri, addetti alle aziende agrarie, infermieri e
cuochi), finalizzate ad ottenere le supplenze nella scuola
statale. I titoli di studio richiesti sono diversi per i vari
profili (diploma di maturità e/o diploma di qualifica triennale)
ma esistono alcune deroghe per chi era già incluso in precedenti
graduatorie o aveva svolto servizio per almeno 30 giorni in un
determinato profilo.
La prima assemblea, svoltasi martedì 23 marzo, ha visto la
presenza di ben 500 persone, per cui abbiamo pensato di
organizzare un'ulteriore incontro che si terrà giovedi' 1 aprile
2021 dalle 16 alle 18 tramite la piattaforma Google meet.
L'iniziativa, in ogni caso, sarà visibile in streaming sulla
pagina Facebook della FLC CGIL Abruzzo Molise all'indirizzo
all'indirizzo: https://www.facebook.com/Flc.Abruzzo.Molise. Per
quanti, invece, vorranno informazioni più specifiche, ricordiamo
che considerata l'emergenza sanitaria, la consulenza avverrà
prevalentemente a distanza (Google Meet o telefono) previo
appuntamento da richiedere tramite e-mail e sarà rivolta solo
agli iscritti alla FLC CGIL Abruzzo Molise o a coloro che
intendono iscriversi. Per ulteriori informazioni, occorre
rivolgersi ai seguenti indirizzi: aquila@flcgil.it (per la
consulenza provincia dell'Aquila), chieti@flcgil.it (per la
consulenza provincia di Chieti), pescara@flcgil.it (per la
consulenza provincia di Pescara)
teramo@flcgil.it (per la consulenza provincia di Teramo).
Si potrà partecipare alla procedura esclusivamente per via
telematica, per cui occorre necessariamente essere in possesso
delle relative credenziali di Istanze on Line (user, password e
codice personale) oppure dello SPID (obbligatorio per coloro che
non hanno già le credenziali).
"Molti tra quelli che si stanno rivolgendo nelle nostre sedi
- si legge in una nota del sindacato - sono pronti a cambiare
provincia e/o regione pur di inseguire il 'miraggio' di
un'occupazione, vista l'enorme crisi occupazionale. Si tratta di
dati su cui occorre interrogarsi, e che sono in linea con il
processo di spopolamento a cui da anni stiamo andando incontro".
(ANSA).