(ANSA) - PESCARA, 08 APR - Sospendere le tasse per tutto il
2021, sbloccare i ristori della Regione Abruzzo attesi ancora
dalla metà dei beneficiari e prevedere subito nuovi indennizzi,
accelerare sui vaccini e sulla programmazione della stagione
estiva. E fare pressing sul governo nazionale per un vero e
proprio "decreto imprese" che affronti una volta per tutte
l'emergenza economica.
Alle assemblee hanno partecipato oltre 400 imprenditori,
nelle riunioni provinciali di L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo
ed in quelle delle categorie dei balneari, degli esercizi
commerciali e artigianali specializzati nel settore alimentare
e, in chiusura di giornata, del settore "immagine e benessere"
che associa acconciatori ed estetisti. «Il coro è stato unanime:
le imprese non ce la fanno più e non possono indebitarsi ancora
con le banche» spiegano il presidente regionale
dell'associazione Daniele Erasmi, i presidenti territoriali
Mario Antonelli (L'Aquila), Franco Menna (Chieti), Raffaele Fava
(Pescara) e Nino Bertoni (Teramo), assieme ai presidenti di
categoria Vinceslao Ruccolo (Fiesa), Giuseppe Susi (Fiba) e
Filiberto Figliolini (Immagine e Benessere), «i ristori sono
insufficienti e arrivano in ritardo, e non consentono neppure di
coprire le spese vive.
L'Abruzzo è la regione italiana che ha pagato il prezzo più
alto d'Italia in termini di giorni di chiusura, e ogni giorno in
più costa in Abruzzo circa 2 milioni di euro di mancato
fatturato ai soli esercizi commerciali chiusi per decreto, per
non contare il crollo degli incassi per tutte le altre attività.
La liquidità continua ad essere un enorme problema nonostante le
garanzie statali e dei confidi: è necessario che ci siano
risposte rapide, a partire da indennizzi a fondo perduto e una
sospensione complessiva anche delle tasse locali». (ANSA).
Assemblee Confesercenti, ristori subito e tasse sospese
Appello oltre 400 imprenditori a Regione e parlamentari