Abruzzo

Edilizia: Ance, per sfruttare Pnnr servono nuove norme

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 25 MAG - "La sfida attuale è indirizzata all'impiego delle ingenti risorse europee che riguardano, in gran parte, interventi di diretto interesse per il settore delle costruzioni e rappresentano l'opportunità per riportare il Paese su un sentiero di crescita stabile secondo obiettivi di transizione verde e digitale. Per poter sfruttare al massimo le opportunità, spendendo le risorse nei tempi richiesti, servono nuove norme procedurali che riducano drasticamente i tempi biblici della pubblica amministrazione". A sostenerlo è il presidente di Ance Abruzzo, Pietro Antonio D'Intino.
    "In Abruzzo - spiega - possiamo fare qualcosa di significativo: occorre fare ogni sforzo per aprire nuovi cantieri, affiancando alle nuove infrastrutture un programma di manutenzione, attingendo a tutte le fonti di finanziamento disponibili, senza dimenticare la mole di risorse non spese, per svariati motivi, e ferme in cassa. Un importante effetto atteso del Pnnr è l'aumento del benessere e la riduzione delle disuguaglianze, con particolare riferimento alle aree interne.
    Anche in tal senso, andrebbe potenziato al massimo il Superbonus che rappresenta una via di impiego di fondi pubblici efficace, spedita e misurabile in termini economici, ambientali, sociali e culturali e che, tra l'altro, supera la cronica incapacità di spendere le risorse da parte della pubblica amministrazione. Il Superbonus, pur rappresentando un valido strumento di sviluppo sostenibile, ammodernamento e messa in sicurezza del territorio, sconta tuttora incertezza sulla durata dei benefici ed eccessive difficoltà burocratiche, che ne limitano drasticamente la diffusione".
    "Manifestiamo apprezzamento - aggiunge D'Intino - per il progetto di legge approvato dal Consiglio Regionale della Regione Abruzzo denominato 'Esternalizzazione del servizio gestione degli archivi dei Geni Civili regionali' che mira a favorire il servizio all'utenza sia in termini di esito positivo della ricerca sia in termini di celerità del ritrovamento della pratica ed auspichiamo il più celere avvio operativo della procedura".
    "Il nostro comparto - sottolinea -reclama questo tipo di riforme a costo zero, in termini di semplificazione burocratica, ha bisogno della promozione di un sistema di governance basato su responsabilità chiare, con una catena decisionale ben definita, tempi contingentati ed eliminazione di sovrapposizioni e doppi passaggi normativi e procedurali. Questo non significa auspicare una deregolamentazione del settore, con soluzioni semplicistiche, tanto che come Ance abbiamo espresso giudizi cauti anche sul Decreto Semplificazioni perché è nostro interesse garantire stabili opportunità di lavoro trasparenti e percorribili da parte dell'intero sistema delle nostre imprese.
    E' innegabile, però, il fallimento di un impianto normativo e regolamentare che non favorisce gli investimenti, impoverisce il tessuto produttivo e, quindi, il sistema economico e sociale".
    (ANSA).
   

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