(ANSA) - PESCARA, 08 GIU - "Anche in Abruzzo, così come in
tutte le altre zone d'Italia attraversate dalle infrastrutture
della società, i lavori saranno seguiti da accurati interventi
di ripristino ambientale che consentiranno di riportare i
territori interessati alle condizioni originarie, quando non
migliorative in alcuni casi". A sostenerlo è Snam in replica
alla lettera inviata da alcune associazioni ambientaliste al
Governo in cui si chiede di bloccare i progetti per la
costruzione di una centrale di compressione a Sulmona (L'Aquila)
e la realizzazione del metanodotto "Linea Adriatica" di 425 km
da Sulmona a Minerbio (BO).
Snam sottolinea che "le proprie iniziative sui territori
italiani non danneggiano in alcun modo né gli alberi né gli
ecosistemi". "In particolare, come da prassi - si legge in una
nota - la società provvederà al reimpianto di tutte le essenze
arboree e alle cure colturali per un periodo di almeno cinque
anni, al fine di assicurare il completo ripristino della
vegetazione. Peraltro, i progetti saranno realizzati utilizzando
le migliori tecnologie disponibili in termini di compatibilità
ambientale, incluso l'impiego di soluzioni 'trenchless',
minimizzando cioè gli scavi a cielo aperto".
"Da ottant'anni, Snam - prosegue la nota della società -
realizza in tutta la Penisola progetti infrastrutturali
complessi in totale armonia con l'ambiente, compresi parchi
naturali. Un esempio della compatibilità ambientale delle opere
di Snam si trova proprio in Abruzzo e in particolare nel Parco
della Majella, attraversato per oltre 15 km dal metanodotto
Campochiaro-Sulmona". (ANSA).
Centrale Snam: società, non danneggiamo alberi ed ecosistema
Arriva la risposta ad associazioni dopo lettera al Governo