Abruzzo

Comune Pescara, Ecospiaggia è recupero spazio e inclusione

(v. ''Carrozzine Determinate' contesta...' delle 14.56)

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 26 AGO - "L'Ecospiaggia di Pescara non è un modello perfetto, perché ogni modello è perfettibile e quindi migliorabile, ma è un enorme passo in avanti per il recupero di uno spazio e per l'inclusione: senza barriere architettoniche e, quel che più conta, senza barriere mentali". è quanto sostiene l'amministrazione comunale di Pescara in replica alle accuse dell'Associazione Carrozzine Determinate che questa mattina aveva denunciato la poco sostenibilità per le categorie dei disabili della Ecospiaggia.
    "La presunzione di avere il monopolio della verità - si prosegue nella nota - è propria di chi ha bisogno di alzare continuamente i toni per poterla affermare. Insistere su temi ritriti e su accuse generiche con slogan e proclami anche denigratori, e pretendendo un ruolo sempre e comunque, non fa onore né a chi se ne rende protagonista né a chi si pretende di rappresentare. L'amministrazione comunale è stata attentissima sia alla normativa sulle disabilità sia alle istanze che provengono dal mondo della disabilità, che ha coinvolto in maniera attiva nella fase della progettazione, in quella della realizzazione e persino in quella della gestione dell'Ecospiaggia. Gli attestati giunti da disabili provenienti anche da fuori regione ne danno eloquente riscontro; le gratuite affermazioni provenienti da vicinissimo, invece, non sono 'distruttive' ma 'distrattive', con finalità incomprensibili, e pertanto inaccettabili nella forma e nella sostanza". L'Ecospiaggia "è una realtà di condivisione e di inclusione fattiva - si sottolinea nella nota - come i ragazzi di Sport21 che vi lavorano con entusiasmo e professionalità possono liberamente testimoniare e come tutti - tranne qualcuno che non vuole - possono vedere. È uno spazio per tutti, non una 'riserva' per qualcuno, contrariamente a quello che pensa chi oggi invece la evoca come parametro di riferimento in favor di microfono. Questo caso conferma - si conclude nella nota - purtroppo che chi più alza i toni non ha sempre ragione, oltre a non avere argomenti per sostenere poche idee, ma confuse".
    (ANSA).
   

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