Abruzzo

Covid: 220mila euro reddito emergenza revocati Gdf L'Aquila

Somme non dovute, ospiti Cas già assistiti Stato

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 31 AGO - La Guarda di finanza dell'Aquila ha scoperto che circa 200 ospiti dei centri assistenza straordinaria (CAS) dislocati nella provincia dell'Aquila hanno già percepito o richiesto in maniera illegittima "perché già assistiti dallo Stato", il reddito di emergenza: in particolare le fiamme gialle, unitamente alla segnalazione all'Inps, il Reddito di Emergenza ha avviato le procedure per il recupero di circa 130mila euro già liquidati con 126 pratiche e la revoca delle stesse, e l'annullamento della erogazione di circa 220mila euro relative a 125 istanze presentate. L'indagine finalizzata alla verifica della corretta erogazione dei sussidi economici legati all'emergenza da COVID-19, è stata condotta con moderne strumentazioni tecologiche. I finanzieri, constatato che gli ospiti dei CAS erano anche percettori di REM 2020, hanno verificato che il sussidio destinato a soggetti in particolari condizioni di indigenza ed economicamente danneggiati dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, non doveva essere erogato perché non cumulabile con il sostegno statale. Successivamente, il magistrato della Corte dei Conti delegato al Controllo presso l'INPS ha confermato la ipotesi di reato dei militari interessando la Direzione Centrale dell'Istituto che, con una circolare indirizzata a tutte le Direzioni Territoriali, ha chiarito che il ristoro economico non è dovuto agli ospiti dei Centri di Accoglienza. (ANSA).
   

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