(ANSA) - CROGNALETO, 10 SET - Una scommessa vinta quella di
Abruzzo dal Vivo 2021, per numeri, qualità dell'offerta
culturale e coinvolgimento delle comunità. Dal 14 luglio fino al
7 settembre Abruzzo dal Vivo ha abitato prati, boschi, piazze e
interi borghi dei 23 Comuni colpiti dal sisma 2016/17, creando
una rete che idealmente unisce territori tra loro distanti ma
simili, per potenzialità e difficoltà.
"Abruzzo dal Vivo è ormai un appuntamento importante e atteso
con la cultura e l'intrattenimento per i territori delle aree
interne", dice Daniele D'Amario, assessore regionale alla
Cultura. "Abruzzo dal Vivo mette in evidenza l'importanza delle
reti di Comuni, soprattutto quando si parla di Comuni piccoli
dell'entroterra e questo festival rappresenta una best practice
concreta".
"Abruzzo dal vivo vince di nuovo la sua scommessa, che è la
scommessa di 23 sindaci uniti per la ripartenza", dichiara
Giuseppe D'Alonzo, sindaco di Crognaleto, Comune capofila, "e
quest'anno la ripartenza era doppia, forse tripla dopo
terremoto, nevicata eccezionale e pandemia, ancora una volta i
Comuni hanno dimostrato l'importanza dell'unione, della sinergia
che moltiplica le forze. Si riconferma Campotosto come luogo dei
concerti in natura, e c'è una new entry, Piana di Elce, che
prima del Concerto di Gianna Nannini non aveva ancora un nome né
un'identità, che dimostra come la promozione di territori
attraverso la cultura sia una scelta vincente". (ANSA).
Boom 'Abruzzo dal Vivo', 150mila presenze nelle aree interne
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