Abruzzo

Trivelle: D'Orsogna, da Roma stop a concessione Colle Santo

Bloccato dopo cinque anni di carteggi progetto perforazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 09 OTT - "I ministeri della Transizione Ecologica e dei Beni Culturali, guidati rispettivamente da Roberto Cingolani e da Dario Franceschini, hanno bocciato la concessione Colle Santo come inizialmente proposto dalla Cmi Energia nel 2016". Lo fa sapere Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice della California State University, da sempre contraria alla petrolizzazione dei mari.
    La docente ricorda che "si tratta della messa in produzione di due pozzi di gas in una concessione che riguarda i comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo, Altino, Perano, Paglieta (Chieti). I pozzi - sottolinea - sono denominati Monte Pallano 1 e 2 e sorgono nel comune di Bomba. Oltre ai due pozzi 'Monte Pallano', la Cmi Energia avrebbe successivamente perforato ulteriori 'due o tre' pozzi estrattivi, costruito un gasdotto di circa 21 km con tubatura di 20 cm di diametro, collegando Bomba a Paglieta, e realizzato una centrale di trattamento gas a Paglieta".
    "Dopo cinque anni di carteggi - prosegue - il parere espresso dal governo il 6 ottobre 2021, è stato negativo.
    Fra i motivi della bocciatura, il fatto che il progetto avrebbe compromesso le aree protette del Bosco di Mozzagrogna, del Lago di Serranella e delle Colline di Guarenna, i vari pareri negativi inviati dalla regione Abruzzo e in particolar modo dal comune di Paglieta, le numerose osservazioni inviate dal pubblico, da associazioni ambientaliste, e dai comuni di Altino, Atessa, Bomba, Roccascalegna, Mozzagrogna, Perano, Santa Maria Imbaro".
    Nel sottolineare che "questa bocciatura è un altro passo in avanti nella salvaguardia del lago di Bomba" e nel ringraziare il Comitato di Gestione Partecipata del Territorio per "il gran lavoro fatto", D'Orsogna conclude con un pensiero di "affetto e gratitudine" rivolto a Fabrizia Arduini, ambientalista del Wwf, morta a luglio 2020, che tanto si era spesa per la tutela della costa teatina e dell'Abruzzo. (ANSA).
   

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