(ANSA) - CHIETI, 25 OTT - Da novembre ma anche da Natale
un chilo di pane può arrivare a costare il 30% in più se di
grano duro, e il 20% in più se di grano tenero: per fare un
esempio, il casereccio di grano duro passerebbe dagli attuali
3,50 euro a 4,50 euro al chilogrammo, il pane di grano tenero da
2,50 a 3,20 euro, anche 3,50.Tutto ciò a causa del vertiginoso
aumento delle materia prime, come la farina, oltre che del costo
dell'energia. Le semole di frumento duro in un anno sono
aumentate del 66%, le farine di frumento tenero del 20%. A
lanciare l'allarme è stato a Chieti Vinceslao Ruccolo, vice
presidente nazionale e presidente di
Assopanificatori-Confesercenti di Abruzzo e Molise, con il
direttore regionale di Confesercenti, Lido Legnini, e collegato
in video conferenza Angelo Pellegrino, coordinatore Abruzzo e
Molise della Fiesa, la federazione italiana esercenti
specialisti dell'alimentazione. "A macchia di leopardo già
alcuni panificatori hanno fatto gli aumenti, ci saranno
ulteriori aumenti anche prima di Natale. Da inizio giugno a fine
luglio ci sono stati aumenti spropositati per quanto riguarda le
materie prime - ha detto Ruccolo. C'è l'incidenza di plastica e
carta ma ciò che ha più inciso è la farina di grano duro che ha
avuto un aumento a due cifre: fino al 30 settembre eravamo ad un
aumento del 71% , ovvero 40 euro al quintale, arriveremo pure a
60 euro in più al quintale per Natale, la farina che pagavamo 52
euro al quintale a Natale la pagheremo 100. Chiediamo alla
Regione di aprire un tavolo urgentemente per valorizzare quella
caratteristica del nostro pane abruzzese: in alcune località
utilizzano il grano duro, come in altre località utilizzano il
grano tenero, ma il grano duro è fondamentale non solo per
valorizzare i nostri territori ma è anche un ottimo prodotto
salutistico che abbassa pure la glicemia. Quindi valorizziamo la
salute ma anche i terreni del territorio senza trascurare altri
tipi di farina che abbiamo in Abruzzo come il senatore Cappelli,
la saragolla, la solina, il frasinese. La Regione si faccia
carico di aprire un tavolo che mette insieme tutte le parti:
agricoltori, artigiani panificatori, pizzaioli, ristoratori e
parliamo di valorizzazione del nostro territorio". (ANSA).
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