(ANSA) - CASTEL DI SANGRO, 27 OTT - I Carabinieri del Reparto
Biodiversità di Castel di Sangro (L'Aquila) hanno piantato altri
due nuclei di "bosco diffuso" insieme ai bambini delle Scuole
Primarie di Alfedena e di Paterno, frazione di Avezzano. Questi
boschetti, insieme ad altre centinaia piantati in Italia nel
progetto "Un albero per il futuro"
(https://unalberoperilfuturo.
L'iniziativa, in corso in tutta Italia con i 28 Reparti
Carabinieri Biodiversità, si inquadra nel progetto di educazione
ambientale "Un albero per il futuro - crea il bosco diffuso",
volto a costituire migliaia di piccoli nuclei di foreste
autoctone la cui posizione può essere visualizzata su
https://unalberoperilfuturo.rgpbio.it/ dove si può verificare in
tempo reale il contributo all'assorbimento di CO2 da parte della
biosfera. I boschetti sono costituiti solo da specie autoctone e
saranno accuditi direttamente dai ragazzi coinvolti, che
potranno veder crescere il "bosco diffuso" parallelamente alla
loro crescita personale. Gli habitat ricostituiti, protetti
anche a livello europeo dalla Direttiva 92/43/CEE "Habitat",
sono la faggeta mesofila con agrifoglio e il bosco
termo-xerofitico a roverella, habitat che devono essere
tutelati, perché giudicati in stato di conservazione inadeguato
o cattivo e in fase di peggioramento in base all'ultimo Rapporto
del Ministero per la Transizione Ecologica e dell'Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. (ANSA).
Alunni Alfedena e Avezzano piantano il loro 'bosco diffuso'
Scuole partecipano a progetto con Cc Reparto Biodiversità