(ANSA) - PESCARA, 06 NOV - "In un paese che vuole dirsi
civile, non si vive in un territorio martoriato
dall'inquinamento, non si continua ad essere esposti a sostanze
pericolose, non si aspettano anni e anni per una risposta nei
processi": così 14 cittadini abruzzesi che hanno scritto al
Presidente della Repubblica Mattarella una lettera aperta sulla
causa in sede civile per il risarcimento dei danni del disastro
ambientale di Bussi. Il procedimento, secondo quanto riportato
dalla stampa, è fermo da due anni al tribunale di L'Aquila, con
il giudice che non decide su un'eccezione procedurale sollevata
dai legali di Edison.
"Ricordiamo - si legge in una nota - che il Ministero della
Transizione Ecologica e la Regione Abruzzo nel 2019 hanno
intentato causa nei confronti di Edison chiedendo, sulla base di
perizie dell'ISPRA e dell'Istituto Superiore di Sanità, oltre un
miliardo di euro di risarcimento. Avrebbero potuto essere molti
di più a firmare la lettera aperta ma è stato scelto un numero
simbolico, quattordici, come gli anni passati dalla scoperta
della prima discarica, la Tremonti".
La lettera aperta è stata inviata per conoscenza anche ai
ministri della Giustizia e della Transizione ecologica, al
vicepresidente del CSM, al presidente della Regione Abruzzo e al
presidente del Tribunale di L'Aquila, sez. civile.
"Ricordiamo - si prosegue nella nota del Forum H2O - che già
un anno fa fu depositata un'interrogazione parlamentare in cui
si stigmatizzava l'impasse in cui si trovava la causa. Per i
cittadini sono inaccettabili questi ritardi che si trasformano
in Giustizia negata; per questo chiedono l'intervento del
Presidente affinché tutti i procedimenti che riguardano il sito
inquinato si concludano celermente".
"Il fattore tempo - non è una questione secondaria. I
cittadini che hanno bevuto quell'acqua con sostanze cancerogene
e tossiche, sgomenti per il loro territorio danneggiato dalla
presenza di una delle discariche più grandi d'Europa, stanno
letteralmente invecchiando senza veder risolta, in un senso o
nell'altro, questa vicenda. Non vogliamo più aspettare, non è
giusto". (ANSA).
Bussi: lettera a Mattarella, causa risarcitoria ferma
14 cittadini, basta inaccettabili ritardi, non è giusto