(ANSA) - PESCARA, 01 DIC - Questa mattina a Pescara sotto
alla sede dell'assessorato regionale alla Sanità di via Conte di
Ruvo si è tenuto un presidio dei familiari e dei cittadini
abruzzesi che vivono la malattia mentale e che hanno diritto ad
un sistema di cura in linea con le raccomandazioni dell'OMS. Le
associazioni e i sindacati sostengono che non è così come
insostenibile è il carico dei familiari dei malati, con i Centri
di Salute Mentale a ridotto orario di apertura e con difficoltà
di accesso. "Noi chiediamo l'istituzione della Consulta della
Salute mentale che il Piano Sanitario Regionale prevede dal
2008 e che era stata assicurata nel 2020 - come ha spiegato
Tiziana Arista presidente di Cosma (Coordinamento Salute Mentale
Abruzzo - e poi chiediamo attenzione da parte della Regione per
i malati, per chi soffre di salute mentale e i loro familiari e
attenzione per i Centri di Salute Mentale pubblici che hanno
pochissimi fondi e risorse e questo nonostante il grande lavoro
degli operatori. Sappiamo che c'è stato il Covid e che la Sanità
è stata travolta da tutto questo ma tra l'altro noi non
chiediamo molto fondi ma aiuti per tenere le persone che hanno
queste problematiche e i nostri cari a casa e non ricoverati
nelle strutture con costi maggiori come avviene ancora oggi. Non
ci si venga a dire dunque che è un problema di fondi. Ce ne
vogliono pochi dunque di fondi, ma più assistenza per queste
persone anche perché la malattia mentale e queste problematiche
dopo la pandemia sta iniziando a riguardare anche adulti giovani
e adolescenti". (ANSA).
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