(ANSA) - SULMONA, 08 FEB - E' tornata in aula, dopo essere
stata sospesa per 4 mesi, l'insegnante sulmonese Alba Silvani
che a settembre, con lo sciopero della fame, aveva protestato
contro l'obbligo vaccinale per la sua categoria. "Come tanti
altri ho avuto l'infezione da Covid 19 e sono guarita.
L'insegnante abruzzese, che si era detta consapevole che il
prezzo da pagare per la sua presa di posizione era "la perdita
del posto di lavoro duramente conquistato dopo tantissimi anni
di precariato", parla del 'green pass' "usato come arma di
ricatto e punizione e non, come dovrebbe essere, come misura di
carattere sanitario. Medici di famiglia che hanno messo in atto
terapie domiciliari bollati come no vax e sottoposti a
procedimenti disciplinari". Ora, scrive, "si è 'scoperto' che
esistono anche le cure. Ma evidentemente il governo non lo sa.
Tanto che del farmaco monoclonale Sotrovimab di Gsk, prodotto a
Parma, il ministero della Salute ne ha ordinato solo 5000 dosi,
mentre gli Usa ne avevano ordinate 500.000. Perchè, visto che il
farmaco lo abbiamo in casa?".
Le misure del Governo, prosegue la maestra, "hanno privato
tanti del fondamentale diritto costituzionale al lavoro e
instaurato un clima di odio e discriminazione inammissibili. Il
Consiglio d'Europa ha bocciato l'utilizzo delle certificazioni
per punire i non vaccinati" e "il Comitato internazionale per
l'etica della biomedicina (Cieb) - ricorda l'insegnante - ha
invitato gli altri Paesi e le organizzazioni internazionali a
fare pressioni sul governo italiano affinché ponga fine alla
'sperimentazione di massa, su cittadini e stranieri residenti,
di un medicinale sperimentale impropriamente denominato
vaccino". (ANSA).
Maestra sospesa 'guarita da Covid torno a scuola,ma stesse idee'
Con sciopero fame aveva contestato obbligo vaccino e green pass