Abruzzo

Ucraina: appello Peacelink, sabato manifestazione a Pescara

Trentasei firme,condanna Nato e 'neo zarista' Putin, stop guerra

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 24 FEB - "Sabato 26 febbraio dalle 16, rispondendo all'appello nazionale di Peacelink (http://www.peacelink. it/campagnaucraina), saremo in Piazza Salotto per affermare la nostra contrarietà alla guerra che si sta infiammando al confine fra Ucraina e Russia. Vista l'evoluzione dello scenario occorso nella notte fra il 23 ed il 24, chiediamo l'immediato cessate il fuoco e condanniamo fermamente i bombardamenti in corso". Lo fanno sapere 36 tra associazioni, sindacati, partiti come mobilitazione per i fatti di queste ore in Ucraina.
    "Rifiutiamo che in Europa, come in ogni altra parte del mondo, le problematiche ancorchè complesse, si risolvano con l'uso della forza e della violenza. Violenza che colpisce sempre i meno responsabili, i più deboli: i civili inermi. Rende orfani, profughi, crea disastri ambientali, distrugge case e territori.
    Riconosciamo le gravi responsabilità della Nato che, nonostante le sue dichiarazioni al momento della dissoluzione dell'Unione Sovietica, continua imperterrita i suoi tentativi di espansionismo ad est, divenendo la vera destabilizzatrice della pace globale. Nonché quello delle potenze europee che non hanno fatto altro che assecondare gli Stati Uniti nel loro gioco di influenze. Parimenti non tolleriamo nemmeno la politica "neo-zarista" di Putin, che agisce per interessi uguali e opposti a quelli statunitensi".
    Tra i firmatari Pd, Si, Prc, PdP, Azione Civile, Arci, Cgil, Legambiente, Ass. Italia-Cuba, Cobas, Anpi, Arcigay, Rete Oltre il Ponte.
    "Chiediamo al governo il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione: "l'Italia ripudia la guerra". Che si adoperi per la pace, il dialogo, il multilateralismo, usando tutta la sua forza politica e diplomatica per scongiurare qualsiasi escalation militare. Rifiutiamo qualsiasi tipo di propaganda bellicista, riteniamo che il nostro Paese non debba offrire in alcun modo forme di collaborazione logistica e militare, compreso l'utilizzo da parte di terzi delle basi militari presenti sul territorio", concludono l'appello. (ANSA).
   

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