(ANSA) - VENEZIA, 12 MAR - E' il corpo glaciale più
meridionale d'Europa, l'unico degli Apennini. Ogni anno perde
circa un metro di spessore, che nei punti più profondi non
supera i 25-30 metri.
Prima bisognerà indagare per capire se gli strati di
ghiaccio accumulati
nei secoli sono ancora al loro posto, oppure sono stati
mescolati dalla fusione dovuta all'innalzamento delle
temperature. Se le risposte sulla 'salute' del Calderone saranno
positive, gli archivi glaciali del Gran Sasso resterebbero a
disposizione delle future generazioni di scienziati, nel
santuario Ice Memory, anche quando il Calderone, già declassato
da ghiacciaio a glacionevato, fotografia iconica del glacialismo
mediterraneo, sarà definitivamente scomparso. La prima fase
della campagna sul Gran Sasso si svolgerà tra domenica 13 e
lunedì 14 marzo, quando gli scienziati del team veneziano in
collaborazione con colleghi dell'Ingv, dell'Università di Padova
e della Engeoneering Srls saliranno sul Calderone per svolgere
indagini geofisiche (con georadar ed elettromagnetometro) e
topografiche. (ANSA).
Missione Calderone, per salvare memoria ghiaccio Gran Sasso
E' il più meridionale d'Europa,campagna Cnr e Università Venezia