(ANSA) - PESCARA, 15 MAR - "Il sistema produttivo industriale, nella nostra regione, negli ultimi 30 anni non è cresciuto anzi, forse, ha perso qualcosa. Non vi pare che sia giunta l'ora di chiederci almeno il perché?". Si apre con queste parole, pronunciate dal presidente Gennaro Strever, la tavola rotonda che si è tenuta in Camera di Commercio, a Pescara, dal titolo "Il sistema camerale per lo sviluppo infrastrutturale abruzzese e la ripresa dell'economia" organizzato in collaborazione con Uniontrasporti.
"Scontiamo decenni di politica industriale fatta di attese, rallentamenti, permessi e vincoli burocratici. Non possiamo continuare ad accumulare ritardi: il treno del PNRR sta passando adesso ed è inutile dire che non tornerà. Per conto del sistema camerale che rappresento, mi impegnerò e ci impegneremo per diventare un'amministrazione ancora più snella e a servizio delle imprese e dei cittadini ma mi aspetto, anche, un lavoro di squadra per il bene comune dell'intero Abruzzo." La Camera di Commercio Chieti Pescara, in sinergia con la Camera di Commercio del Gran Sasso d'Italia e con il supporto tecnico di Uniontrasporti, ha avviato un'iniziativa progettuale che prevede momenti di confronto e concertazione al fine di individuare le opere strategiche per il tessuto imprenditoriale e sviluppare eventuali approfondimenti progettuali, mettendo al primo posto le esigenze e i fabbisogni del sistema imprenditoriale locale.
Alla folta platea intervenuta, il presidente Strever fa notare che la regione Abruzzo, nonostante stia al centro dell'Italia, rischia di rimanere lontana da tutto e da tutti per mancanza di infrastrutture adeguate ai tempi richiesti dal mercato. Nella Val di Sangro e nel vastese, per esempio, ci sono industrie come Sevel, Honda, Pilkington, Denso che, insieme, rappresentano ben oltre il 50% del PIL della regione le quali, scontando la limitatezza dei porti abruzzesi, sono costrette a movimentare le merci attraverso quelli campani.
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