Abruzzo

Turista muore per attacco squalo:Dan,scambiato per una preda

Presidente Marroni, in quella zona presenza squali è notevole

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 19 MAR - "Le informazioni sono ancora molto frammentarie e siamo a conoscenza di ciò che abbiamo letto sulla stampa, ma se si tratta di una persona che nuotava in superficie in un'area molto popolata da squali e poco antropizzata, la vicenda è sicuramente una tragedia dal punto di vista umano, ma non sorprende dal punto di vista ambientale. Per i predatori qualsiasi cosa nuoti in superficie è una preda e in quella zona la presenza di squali è notevole ed è aumentata notevolmente di recente". Lo dice all'ANSA Alessandro Marroni, presidente di Dan Europe, organizzazione internazionale per la ricerca e la sicurezza in immersione, a proposito della vicenda avvenuta nelle acque di San Andres ai Caraibi.
    "In quella zona - sottolinea - era stata segnalata la presenza di squali tigre. Per lo squalo la persona che nuota in superficie è una preda, simile, ad esempio, ad una foca. Nelle zone altamente a rischio squalo, come l'Australia, le attività di superficie sono assolutamente sconsigliate e possono essere estremamente pericolose".
    Ribadendo che "al momento sappiamo poco sulla dinamica e le informazioni sono frammentarie", Marroni sottolinea che "se si fosse trattato di un sub sarebbe stato diverso, si tratterebbe di un caso particolare perché i sub raramente vengono attaccati dagli squali, ma se si tratta di nuoto in superficie - conclude - non c'è dietro un fatto ambientale particolare". (ANSA).
   

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