(ANSA) - PESCARA, 31 MAR - L'Abruzzo, come il resto d'Italia,
con la fine dello stato di emergenza, previsto per oggi, da
domani potrà gradualmente tornare alla normalità, dopo oltre due
anni di pandemia. L'emergenza ha messo a dura prova il sistema
sanitario regionale, che comunque ha retto.
Il primo caso emerso in Abruzzo risale al 27 febbraio 2020;
il primo decesso all'inizio di marzo di due anni fa. Oggi - in
attesa del bollettino odierno - i casi complessivi sono 312.476
e i morti 3.087. Nella prima ondata, quella del lockdowd
durissimo, in Abruzzo, i casi complessivi furono appena 3.780,
solo l'1,2% del totale. Il 66% - cioè 205.903 mila contagi -
riguarda il periodo dal primo gennaio 2022 ad oggi. Il record
assoluto di contagi registrati in un solo giorno c'è stato l'8
gennaio scorso, con 5.479 casi.
Nonostante la fine dello stato di emergenza, i numeri restano
alti. Ieri oltre duemila i nuovi casi. L'incidenza settimanale
dei contagi per centomila abitanti è a 1.178. A fronte della
rapida circolazione del virus, però, i ricoveri, grazie ai
vaccini, restano contenuti: il tasso di occupazione dei posti
letto al momento è al 9% per le terapie intensive e al 21% per
l'area medica.
Dallo scorso 7 marzo la regione è in zona bianca, in attesa
che, da domani, il sistema dei colori vada in pensione.
"L'emergenza Covid - dice all'ANSA l'assessore regionale alla
Salute, Nicoletta Verì - è stata un'esperienza drammatica, ma
anche un grande stress-test per l'intero sistema ospedaliero e
territoriale della nostra regione che, nonostante le difficoltà,
è riuscito a rispondere in modo adeguato all'assistenza di oltre
300mila cittadini che hanno contratto il virus. Ma la pandemia
ha dato anche una spinta decisiva a tante iniziative che
stentavano a decollare e mi riferisco soprattutto
all'innovazione tecnologica in sanità e a tutta una serie di
servizi telematici (dalla ricetta dematerializzata al cup
online, fino alla scelta e revoca del medico) sui quali in
Abruzzo si registrava un ritardo di anni". (ANSA).
Covid: fine emergenza, in Abruzzo oltre 300mila casi
Assessore Verì, esperienza drammatica ma sistema ha retto