Abruzzo

Ricerca: a Gssi L'Aquila 1,5 mln per trial virtuali su cuore

Ue finanzia ricercatore:modello digitale sperimentare interventi

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 01 APR - L'European Research Council (ERC) ha assegnato uno starting grant, finanziamento comunitario, da 1,5 milioni di euro, a Francesco Viola, ricercatore del Gran Sasso Science Institute, la scuola di alta formazione internazionale che ha sede all'Aquila, per il suo progetto CARDIac simulations to run in-silicO clinical TRIALS (CARDIOTRIALS).
    Il progetto ha come obiettivo la conduzione di test clinici virtuali attraverso la realizzazione di un digital twin del cuore umano, gemello digitale, per determinare in-silico l'evoluzione di patologie cardiovascolari e valutare l'efficacia di dispositivi protesici da installare con interventi chirurgici, tenendo conto della variabilità statistica della popolazione. I trial clinici sono infatti fondamentali per far progredire la ricerca medica, ma comportano test in-vivo e processi lunghi e costosi per il reclutamento di volontari le cui caratteristiche siano rappresentative delle patologie che si vogliono studiare.
    Il progetto, "senza volersi sostituire alla sperimentazione in-vivo", è ideato per creare uno strumento innovativo per lo studio di patologie cardiache: prevede lo sviluppo e l'utilizzo di un modello digitale del cuore umano basato sulla soluzione numerica delle complesse leggi matematiche che ne regolano il funzionamento. Le ultime tecnologie GPU, per il calcolo ad alte prestazioni, permetteranno di replicare la dinamica cardiaca completa in poche ore, ottenendo una misura accurata delle quantità d'interesse medico, come l'emodinamica tridimensionale, le sollecitazioni meccaniche nei tessuti e i pattern di attivazione elettrica nel miocardio, con l'obiettivo di limitare gli esperimenti su animali o i trial clinici sui pazienti.
    "La capacità predittiva del modello cardiaco virtuale, combinata con tecniche di quantificazione dell'incertezza e l'accelerazione computazionale senza precedenti - spiega Viola - aprono nuove strade per la ricerca cardiovascolare. Questo approccio computazionale consente un passo importante verso le sperimentazioni in-silico, con la possibilità di creare coorti virtuali con proprietà fisiologiche controllate e di studiare patologie rare, per le quali è difficile reclutare un alto numero di pazienti". (ANSA).
   

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