(ANSA) - PESCARA, 14 APR - Non soltanto uova e colombe. A
Pasqua, in Abruzzo, protagoniste delle tavole imbandite saranno
anche le prelibatezze che nascono da ricette antiche dei
territori.
Sono 149, in Abruzzo, i prodotti agroalimentari tradizionali
censiti dal Ministero delle Politiche agricole e caratterizzati
da metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura
consolidati nel tempo. Si va dai liquori come la Centerba, la
Genziana e la Ratafia, alle carni, come gli arrosticini, diversi
tipi di salumi o le salsicce. Dai formaggi ai prodotti vegetali,
fino ai prodotti della gastronomia, tra cui le "pallotte cace e
ove", la "pecora alla callara", "pizz'e e ffo'je" e "taijarille,
fasciule e coteche", e a quelli della panetteria e della
pasticceria, come bocconotti, fiadoni e maccheroni. Tanti, nel
lungo elenco di specialità locali, i prodotti agroalimentari
tipici anche della Pasqua.
Periodo di lavoro intenso per le imprese del settore
dolciario e per le pasticcerie abruzzesi. Le prime sono 838 (di
cui 631 attività artigiane); le seconde sono 497 (309 attività
artigiane). A livello territoriale, in testa c'è la provincia di
Chieti, con 393 imprese tra settore dolciario e pasticceria (il
78,1% di tipo artigiano), seguita dall'Aquilano (335, 72,5%),
dalla provincia di Pescara (317, 63,1%) e dal Teramano (290,
65,5%).
"Tra rincari delle materie prime e aumento dei costi
dell'energia - afferma il direttore generale di Confartigianato
Imprese Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - anche le imprese
dolciarie e le pasticcerie abruzzesi stanno lavorando tra mille
difficoltà in questo periodo, ma stanno comunque tenendo duro".
(ANSA).
Pasqua: Confartigianato, in Abruzzo 1.335 imprese al lavoro
Non solo uova ma anche tipicità. Appello a 'consumare locale'