(ANSA) - CHIETI, 16 APR - Oltre 12.000 persone hanno preso
parte ieri sera a Chieti alla tradizionale processione del
venerdì santo per la quale è stata applicata la direttiva
Gabrielli, che prevedeva un afflusso massimo di 14. 000
spettatori, e intanto va avanti il cammino già avviato per
ottenere il riconoscimento da parte dell'Unesco della
processione stessa come patrimonio dell'umanità. Oggi il sindaco
Diego Ferrara ha ringraziato le forze dell'ordine, le
associazioni di protezione civile, i volontari, i sanitari del
118 "che con ammirevole senso del dovere e grande competenza
hanno reso possibile vivere in totale sicurezza uno dei momenti
di più alta spiritualità e identità qual è la processione del
Venerdì Santo a Chieti". E ancora il prefetto Armando Forgione e
il questore Annino Gargano "che non mi hanno fatto mancare la
loro vicinanza in questi giorni non facili di organizzazione
dell'evento", l'arcivescovo Bruno Forte "che ha sempre parole
buone e incoraggianti che ci confortano sulla strada del
perseguimento del bene comune" ha detto ancora Ferrara. "Una
lode incondizionata a tutti coloro, arciconfraternite, musici,
coristi, che con la loro bravura continuano a farci sentire i
'brividi sulla pelle' al loro passaggio cantando il Miserere di
Selecchy. Un grazie ai miei concittadini - ha aggiunto il
sindaco - e a tutti i commercianti che hanno dovuto patire
qualche disagio per motivi logistici e organizzativi, nella
speranza che il dialogo e la collaborazione con
l'Amministrazione rimanga sempre fertile. Tutto ha funzionato
anche perché la città ha risposto nel migliore dei modi".
Quanto alla "pratica Unesco" "non è un percorso facile - ha
detto il vice sindaco e assessore alla Cultura, Paolo De Cesare
- C'è bisogno di un rigido iter, ma siamo fiduciosi di poter
toccare questo orizzonte, capace di dare al rito, che si ripete
da secoli in città e potrebbe essere fra i più antichi d'Italia,
con l'origine che risalirebbe all'842, il riconoscimento che
merita. La nostra appartenenza, così fusa nella storia, nella
cultura di Chieti e nelle testimonianze religiose, ha un valore
grande su cui vogliamo puntare, perché tanta bellezza è un
motore anche economico". (ANSA).
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