(ANSA) - SULMONA, 11 MAG - Cessata l'emergenza pandemia,
finiscono le concessioni ai detenuti del penitenziario sulmonese
ed è sciopero della fame. Un centinaio di detenuti hanno
intrapreso il digiuno di protesta, contro la decisione di
revocare le concessioni avute durante l'emergenza covid, con la
possibilità di telefonare ai propri congiunti più spesso, anche
con videochiamate. La cessazione formale dello stato di
emergenza ha ripristinato di fatto la possibilità di contattare
i congiunti per sole due volte al mese. Un ritorno al passato
che ha suscitato immediato e forte malcontento tra i detenuti
che non hanno esitato a decidere la protesta. Un'emergenza
penitenziaria che gli agenti adesso faticano a gestire; molti
tra loro devono ancora fare i conti con Covid e altre
incombenze, fermo restando i corsi di formazione. Ne consegue
che la rilevazione dei parametri a ciascun detenuto in sciopero
della fame diventa un'operazione complessa che configura una
"situazione esplosiva", per dirla con le parole delle
organizzazioni sindacali che nelle ultime ore stanno facendo
fronte comune al riguardo. (ANSA).
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