(ANSA) - CHIETI, 01 LUG - Il Forum Civico Ecologista punta
l'indice contro il presidente della Provincia di Chieti,
Francesco Menna, accusandolo di contraddirsi per l'atto di
indirizzo dello scorso 25 maggio che stabilisce le modalità di
concessione ai privati delle aree di risulta della Via Verde
della costa teatina. E di "svendere" il territorio ai privati.
Il Forum ricorda quando proprio Menna, nel dicembre 2020, aveva
espresso soddisfazione per l'invito che la Regione aveva
rivolto alla Provincia di Chieti a sospendere ogni attività
prodromica alla redazione del Regolamento di gestione, che fu
sospeso, della Via Verde Costa dei Trabocchi.
"Con quel regolamento - ricorda il movimento ecologista - la
Provincia voleva dare in concessione ai privati le aree di
risulta dell'ex tracciato ferroviario, ma grazie al lavoro di
decine tra associazioni ambientaliste, coordinamenti
territoriali e lungimiranti imprenditori locali, quel
regolamento è stato bloccato". Quanto all'atto di indirizzo
approvato il 25 maggio scorso dalla Provincia "nessuna
delusione, attenzione, perché nessuno si era illuso di nulla -
dicono dal Forum - stavamo solo aspettando quando Francesco
Menna avrebbe smesso di fingere sulle questioni ambientali e
avrebbe svestito i panni dell'ambientalista e strenuo difensore
del territorio e del paesaggio. Nei fatti quell'atto di
indirizzo ha lo stesso scopo del regolamento bloccato un anno e
mezzo addietro, ma anticipa i tempi nell'attesa, guarda un po',
del regolamento di gestione. Da parte nostra - concludono dal
Forum Civico Ecologista - nessun passo indietro: la Via Verde
della costa teatina deve mantenere la sua vocazione
naturalistica così come sancito dalla Legge regionale . n. 38/96
e dalla Legge Regionale n. 5/2007 che istituisce il Sistema
delle Aree Protette della Costa Teatina e sottopone tutto il
tracciato alle stesse norme proprie delle Riserve Naturali.
Bisogna andare nella direzione di un turismo sostenibile,
destagionalizzato e diffuso, basato sulle ricchezze
naturalistiche, paesaggistiche e culturali, non trasformare la
via verde in un lungo baraccone che non ha nulla a che vedere
con il nostro territorio". (ANSA).