(ANSA) - PESCARA, 13 LUG - Il sindaco di Pescara Carlo Masci
ha ricevuto un'informazione di garanzia nell'indagine
sull'incendio della Pineta Dannunziana avvenuto il primo agosto
2021. Le fiamme, divampate in una domenica con 40 gradi e forte
vento, distrussero circa 35 ettari di pineta in due comparti
della riserva naturale, minacciando e in alcuni casi
danneggiando alcune abitazioni.
Le eccezionali condizioni meteo e calore di quel momento, unite
alle scintille provocate dal passaggio del treno, come accertato
dalle prime indagini, hanno generato una serie di concause
imprevedibili e ingestibili su cui è giusto indagare per
individuare eventuali responsabilità".
"Il mio dolore di quei momenti per i danni alla nostra pineta
- continua Masci - è tanto forte quanto il mio impegno
quotidiano a contribuire al continuo miglioramento della qualità
della vita nella nostra città. Come tutti i pescaresi sanno, ho
vissuto quella drammatica esperienza sin dai primi momenti, ben
prima che l'incendio aggredisse la pineta, come i tanti che
insieme a me erano presenti sul posto hanno potuto ben vedere e
constatare. La mia coscienza è limpida, nella convinzione che
niente più di quanto ho fatto poteva essere messo in atto per
evitare e contenere un incidente così straordinario e
apparentemente causato da fattori che nulla hanno a che vedere
con l'azione, il ruolo e la responsabilità di un Sindaco".
"In attesa che il procedimento faccia il suo corso per
l'accertamento totale della verità - conclude - abbiamo
immediatamente avviato la macchina organizzativa per dare nuova
vita alla pineta, incaricato esperti per individuare le azioni
da compiere, stanziato risorse in bilancio, effettuato
interventi per riapertura e fruizione della riserva". (ANSA).
Incendio pineta Pescara, sindaco Masci indagato, 'atto dovuto'
Primo agosto 2021 fiamme distrussero 35 ettari riserva naturale