(ANSA) - LANCIANO, 16 LUG - "Il mio assistito ha risposto a
tutte le domande, ha smentito di aver ucciso la moglie e ha
detto di non averla mai maltrattata". Così l'avvocato Claudio
Nardone, legale di Rodolfo Di Nunzio, marito della donna trovata
morta ieri nel garage di casa a Lanciano (Chieti).
I Carabinieri, che inizialmente ipotizzavano il suicidio per
impiccagione, sospettano si sia trattato di una messinscena. La
rimessa dove la donna è stata trovata, annessa alla villa di
famiglia in contrada Iconicella a Lanciano, è sotto sequestro.
Secondo quanto ricostruito in base al racconto di Di Nunzio,
è stato lui stesso a scoprire la moglie ormai senza vita, ha
deposto a terra il corpo e poi ha chiamato i soccorsi, alle
13.08. I carabinieri continuano a studiare i risvolti della
vicenda e vanno avanti nell'analisi negli accertamenti operativi
più importanti. Fondamentali quelli scientifici, a partire
dall'autopsia che il medico legale Cristian D'Ovidio, consulente
della Procura di Lanciano, dovrebbe eseguire lunedì.
L'indagato, proprietario di terreni agricoli e coltivatore di
ortofrutta e allevamento di animali da cortile, oggi è tornato a
prendersi cura dell'attività, che spesso vedeva impegnata anche
la moglie. (ANSA).
Donna morta a Lanciano, legale marito 'non l'ha uccisa lui'
L'uomo indagato per omicidio volontario. Autopsia lunedì