(ANSA) - PESCARA, 13 AGO - "Se Collodi avesse scritto il
suo capolavoro oggi, probabilmente il gatto e la volpe avrebbero
invitato Pinocchio a seminare Bitcoin e non zecchini d'oro; e
quanto è successo, o meglio sta succedendo dalle parti di
Treviso è forse quanto di più vicino c'è alla storia del Campo
dei Miracoli del burattino più famoso d'Italia. Questo per tutta
una serie di motivi: gli imbonitori, che sono nati prima di
Bitcoin e purtroppo gli sopravviveranno, gli illusi come
Pinocchio, che pensano di fare soldi facili con l'ultima moda
del momento e gli zecchini d'oro, solidi, solidissimi, che
nessuno si sarebbe mai sognato di definire una truffa.
A spiegarlo è l'analista di Criptovaluta.it, l'abruzzese
Gianluca Grossi, ricordando che "Bitcoin ha fatto una scelta
precisa e ha raccolto intorno a sé centinaia di migliaia di
appassionati che sono caratterizzati dallo stesso mindset:
preferire sempre la decentralizzazione e la sicurezza rispetto
alle mode tecnologiche".
La vicenda di cui si parla riguarda la New Financial
Technology, società di Silea (Treviso), dove ci sarebbero
ammanchi da oltre 100 milioni di euro, tutti capitali versati da
clienti attirati da rendimenti garantiti del 10%; rendimenti che
la società avrebbe ottenuto facendo arbitraggio sui mercati
delle criptovalute.
In realtà secondo Grossi le modalità delle truffe sono sempre
le stesse. "Fino a qualche tempo fa era popolare il Forex -
spiega - poi sono arrivate le azioni tech e ultimamente le
criptovalute. Cambia lo strumento narrativo di truffatori e
imbonitori, ma non la sostanza. Ci vengono proposti dei ritorni
garantiti ed elevati (spesso superiori anche al 10%), in cambio
di un piccolo investimento oggi sull'ultima novità del momento.
I primi che investono in questi sistemi possono anche ricevere i
primi pagamenti, cosa che rinforza ulteriormente la loro
convinzione di aver trovato la svolta. Ma in realtà sono
soltanto i denari di chi è entrato successivamente nel sistema,
che vengono utilizzati per pagare quelli che sono entrati prima.
Anche se il funzionamento di questi sistemi e di queste società
è molto simile agli schemi Ponzi o alle catene di Sant'Antonio,
in realtà nel mondo cripto possono avere anche principi di
funzionamento diversi. Ma Bitcoin non c'entra nulla: è soltanto
lo strumento narrativo del truffatore per avvicinare persone e
ingolosirle con profitti molto alti". (ANSA).
Bitcoin: esperto, non è una truffa, ma molti lo sfruttano
Grossi, è il più solido degli esperimenti monetari indipendenti