Abruzzo

Caso Nft: esperto, Bitcoin prima vittima truffa

Grossi, sua popolarità sfruttata da imbonitori per raggirare

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 13 AGO - "Bitcoin non c'entra nulla con questo tipo di truffe. Anzi, ne è la prima vittima perché la sua popolarità viene sfruttata da imbonitori di ogni genere e grado per attirare ignari risparmiatori, che dopo essersi ingolositi da rendimenti promessi molto elevati, finiscono per investire più di quanto dovrebbero". A spiegarlo è l'analista di Criptovaluta.it, Gianluca Grossi, a proposito della vicenda di New Financial Technology, società di Silea (Treviso), dove ci sarebbero ammanchi da oltre 100 milioni di euro, tutti capitali versati da clienti attirati da rendimenti garantiti del 10%.
    "Rendimenti - aggiunge Grossi - che la società avrebbe ottenuto facendo arbitraggio sui mercati delle criptovalute. Un sistema come tanti che vengono pubblicizzati anche in altri paesi, che finiscono però sempre con lo stesso modo, ovvero con il crack della società che gestisce i patrimoni, impossibilità per i clienti di riottenere indietro il capitale versato e la fine del sogno. Sta di fatto che Bitcoin non è assolutamente collegato a questo tipo di truffe, che fino a qualche tempo fa operavano con Forex e azioni ed oggi invece si sono spostati nel mondo di Bitcoin perché più forte in termini di potenziale attrattiva da esercitare".
    Secondo Grossi "l'incredibile corsa di tutto il settore tra 2020 e 2021 ha permesso a molte società e servizi spericolati e poco solidi, nonché molto generosi nell'offrire ritorni, di continuare ad operare. Il mercato continuava a salire e tramite prestiti e leva finanziaria su asset che continuavano a crescere non era difficile offrire dei rendimenti incredibili. Con il recente crollo del prezzo di Bitcoin e del comparto cripto i servizi e le proposte meno solide hanno finito per fallire.
    Voyager, Celsius e tanti altri hanno portato i libri in tribunale, dimostrando ancora una volta che i soldi non si possono creare dal nulla e che certi rendimenti fuori mercato sono sempre l'anticipazione di un fallimento". (ANSA).
   

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