Abruzzo

Trivelle: D'Orsogna, amarezza su Ombrina, appello impossibile

Ricercatrice ambientalista, Italia paga ma poteri forti corrotti

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 24 AGO - "Non ci sono possibilità concrete di appello e il versamento dovrà essere effettuato entro 120 giorni da oggi. E' stata una decisione unanime del triumvirato composto da Klaus Reichert, Charles Poncet e Pierre-Marie Dupuy, che ha stabilito che l'Italia ha violato l'Energy Charter Treaty. La Rockhopper stima che il 20% dei fondi servirà per coprire spese di varia natura, e che il netto per la loro compagnia sarà dell'80% del versato". Lo afferma Maria Rita D'Orsogna, fisica e docente universitaria negli Usa e storica ambientalista legata all'Abruzzo, in prima linea nelle battaglie su idrocarburi e costa adriatica.
    "Il Ceo della Rockhopper. Sam Moody afferma di essere felice di questo risultato perché c'è stato un gran lavoro da parte loro da quando loro hanno comprato la Medoilgas nel 2014 per portare Ombrina alla luce, e da quando hanno iniziato le pratiche dell'arbitrato nel 2017. Ora concentreranno le loro attività petrolifere nelle isole Falkland, mentre il mondo viene stravolto dai cambiamenti climatici. E' una decisione che lascia noi italiani, e me, con un po' di amarezza e che mostra ancora una volta quanto corrotti siano i "poteri forti".
    Questo arbitrato, composto da tre uomini non italiani e vicini al mondo dell'industria e del petrolio, non si è mai preoccupato di coinvolgere i residenti, di capire il perché delle nostre battaglie, di vedere quanto più bella e più sana sia la Costa dei Trabocchi oggi, con il fiorire di mille attività turistiche, rispetto a ciò che la Rockhopper voleva farne. L'Italia pagherà 190 milioni di euro, ma non abbiamo perso. La lezione di democrazia che abbiamo dato in dieci anni di battaglie, è qualcosa di straordinario che ne Sam Moody ne il triumvirato senza volto potranno mai capire. Davide ha fermato Golia e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Abbiamo salvato l'Abruzzo dalle trivelle", conclude la D'Orsogna. (ANSA).
   

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