(ANSA) - ROMA, 06 OTT - Nessun piano di rientro messo in
campo dalle Regioni per contenere la spesa sanitaria, compresi i
provvedimenti dei commissari ad acta, puo' tagliare le indennità
di reperibilità domiciliare - anche in gruppo o in rete,
superfestivi e servizio Adi e Pip - previste dagli accordi
collettivi nazionali e integrativi in favore dei pediatri di
libera scelta e dei medici di famiglia. Lo sottolinea la
Cassazione che ha respinto il ricorso della Regione Abruzzo che
insisteva nel sostenere che le delibere con misure di risparmio
adottate dai direttori generali delle Asl e quelle del
Commissario ad acta "hanno natura autoritativa ed inderogabile"
in quanto perseguono "l'obiettivo del contenimento della spesa
sanitaria e dell'equilibrio economico nel rispetto dei livelli
essenziali di assistenza".
Cassazione respinge ricorso Asl Abruzzese, vittoria per medici
Cassazione, piani di rientro non 'cancellano' gli accordi