(ANSA) - SULMONA, 07 OTT - "Abbiamo ribadito che siamo
delusi e amareggiati della scelta operata dal governo anche
perché questo gas non è per gli abruzzesi, ma si tratta di fare
un sacrificio per la comunità nazionale ed europea. Non c'è
quindi nessuna urgenza perché non è collegata al gas russo e
anche perché entro il 2030 dovrà essere ridotto l'utilizzo di
combustibili fossili.
"Abbiamo chiesto al presidente Marsilio di chiedere a Snam lo
studio di sismicità perché deve essere prodotto prima della
realizzazione dell'opera - precisa il primo cittadino- e di fare
la valutazione preventiva sul sito archeologico perché ci sono
ragioni fondate per ritenere che nel terreno sottostante dove
dovrebbe sorgere la centrale di spinta a servizio del
metanodotto, ci sia una domus romana. La legge prevede in questi
casi, che vengano fatti i sondaggi che fino ad oggi non sono
stati fatti, abbiamo reclamato che vengano fatti".
Nel corso dell'incontro è emerso che la centrale sarebbe
alimentata parzialmente a metano con due motori elettrici e uno
a gas di riserva. Soluzione che dovrebbe abbattere le emissioni
in atmosfera. Inoltre si è parlato di ristori che la Snam
dovrebbe assegnare ai Comuni interessati dall'opera, circa 5
milioni di euro che rappresenta l1% del valore dell'opera, così
come prevede la legge.
A Sulmona andranno 3,2 milioni di euro, 2,2 milioni per la
centrale e 1 milione di euro per il passaggio del metanodotto;
all'Aquila 800mila euro, 500 mila euro a Navelli e somme sotto
i 100 mila euro agli altri Comuni, tra cui Pratola, a cui
andranno 72 mila euro. Ristori ai quali dovrebbero aggiungersi
quelli dello Stato con una particolare attenzione sui territori
attraversati con il consolidamento dei livelli occupazionali e
l'erogazione di nuovi servizi pubblici. (ANSA).