Abruzzo

Sisma L'Aquila: Fioravanti, giustizia profondamente ingiusta

Segretario aquilano Lega, sentenza figlia sistema sbagliato

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 13 OTT - "Apprendo con estrema indignazione, disappunto e rabbia la sentenza del tribunale civile del capoluogo che punta il dito, per il 30%, contro le vittime del crollo del condominio di Via Campo di Fossa, in quella maledetta notte di aprile del 2009." Inizia così la lettera inviata da Giorgio Fioravanti, segretario aquilano della Lega e parente di Claudio Fioravanti e Franca Ianni, entrambi vittime nel crollo di via Campo di Fossa, lo stabile oggetto della sentenza stessa.
    "Una sentenza - incalza - figlia di un sistema sbagliato, di una giustizia ingiusta che non prova la minima vergogna né rispetto nel calpestare la dignità non solo di famiglie che, dopo 13 anni, soffrono ancora ma anche quella di una città intera".
    "Ventiquattro donne e uomini con la colpa, si legge, di essere rimasti in casa a dormire nonostante lo sciame sismico che andava avanti da mesi - incalza Fioravanti - è questa l'incredibile interpretazione del giudice che fa risvegliare, sia nei parenti delle vittime di quel crollo, quale sono anche io, che nella città intera; sensazioni e ricordi che diventano sempre più difficili da accantonare, soprattutto quando siamo costretti ad affrontare situazioni del genere".
    "Secondo quanto stabilisce la sentenza, dunque - prosegue - si potrebbe dedurre che le vittime abbiano deliberatamente scelto di perire sotto le macerie poiché, di notte, dopo mesi di scosse, non scelsero di andare a dormire in macchina, in tenda o chissà dove. Follia". (ANSA).
   

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