(ANSA) - L'AQUILA, 14 OTT - Subì una grave lesione al midollo
spinale durante i crolli della notte del 6 aprile 2009, quando
ci fu il terremoto dell'Aquila: il muro della camera da letto le
rovinò addosso. La signora Maria, oggi 78 anni, perse l'uso
delle gambe e ora si muove grazie a una carrozzina elettrica.
Nel farlo, il reverendo rivolge un appello a sostegno della
donna. "I problemi di Maria sono sostanzialmente due - spiega -
la carrozzella che a mesi dovrebbe essere sostituita, ma che ora
ha le batterie che non tengono più la carica, il che non le
permette di uscire di casa. E le batterie nuove costano 500 euro
circa".
"L'altro problema è la solitudine. Maria potrebbe essere la
nostra mamma o nonna e non è onorevole lasciare sola una persona
che incarna i dolori di questa città, che soffre già per la sua
disabilità. Ho provato a rivolgermi ad alcune associazioni
perché le concedessero saltuariamente e quando possibile l'uso
dei loro mezzi per il trasporto disabili, per permetterle di
uscire ogni tanto per distrarsi e vedere un po' di gente, ma
dopo un iniziale interessamento sono incomprensibilmente
scomparsi".
Colapietro ha anche aggiunto che la donna vive sola ed è
supportata saltuariamente da badanti. "Il mio appello - conclude
- è rivolto a chiunque voglia aiutare Maria in qualche modo: mi
può contattare scrivendo a: info@laquilaevangelica.it". La
donna vive in appartamenti antisismici (Map) nella frazione
aquilana di Bagno. (ANSA).
Sisma L'Aquila: disabile dopo i crolli, appello per aiuti
Donna ha bisogno di batterie per carrozzella, chiesa si mobilita