(ANSA) - L'AQUILA, 17 OTT - "La nostra band ha deciso di
esprimere con la propria musica il più profondo sdegno riguardo
la recente vergognosa sentenza". Così la punk-rock band
aquilanaha creato un brano sul pronunciamento del Tribunale
civile dell'Aquila che attribuisce a 24 delle 309 vittime del
sisma del 6 aprile 2009 un concorso di colpa "del 30%",
giudicandole imprudenti per non essere uscite di casa, per
recarsi "altrove", dopo le due scosse che hanno preceduto quella
catastrofica delle 3.
"La sentenza - commenta il gruppo, da sempre impegnato in
ambito sociale - rappresenta l'ennesima beffa ai danni dei
parenti delle vittime, in quanto, oltre a comportare una
decurtazione del risarcimento danni, laddove, per inciso, il
danno è la propria morte, ignora completamente le ormai famose
rassicurazioni della Commissione Grandi Rischi e, a conti fatti,
arriva a sostenere l'assurda ipotesi che quelle 24 persone si
siano parzialmente suicidate".
Durante un concerto in programma venerdì 28 ottobre, alle ore
22, all'Irish Cafè di Pianola, frazione dell'Aquila, presenterà
in anteprima dal vivo il brano inedito "Tutti assolti", che
tratta proprio il tema della gestione giudiziaria del terremoto
aquilano.
Il brano entrerà a far parte del prossimo lavoro discografico
del gruppo dal titolo "Malatempora", attualmente in lavorazione.
Ricordiamo che la band, già in occasione del precedente album
aveva trattato il tema del sisma del 2009 con due brani,
"Terremotosto" e "Il cuore e le mani", che saranno proposti in
scaletta per tenere accesa la luce, la memoria e la rabbia su
quel tragico evento.
I Niutàun sono Ugo Capezzali (voce), Piercesare Stagni
(chitarra), Luca Biscio (basso) e Jury Sielli (batteria).
(ANSA).
Sisma L'Aquila, canzone di protesta dopo sentenza '30% colpa'
Punk-rock band Niutàun presenta brano,:30%? Ennesima beffa