(ANSA) - PESCARA, 29 OTT - Per 'Un Mare di Verde per Pescara': questo l'evento organizzato da Italia Nostra e altre associazioni a Pescara vicino all'area di risulta per dire 'no' alla nuova sede della Regione nello spazio antistante la stazione ferroviaria. Una giornata di eventi, dibattiti e testimonianze anche con momenti di musica e teatro.
"Questa è la prima manifestazione di una campagna di eventi che abbiamo deciso di mettere in atto perché 34 anni fa - spiega l'ex amministratore e consigliere regionale Giovanni Damiani di Italia Nostra - si liberavano 14 ettari dell'ex sedime ferroviario e della ex stazione e la cittadinanza chiedeva che nella zona si facesse un parco centrale. Una occasione unica e irripetibile. La cittadinanza chiedeva anche che il nastro ferroviario divenisse una strada per ciclisti e pedoni. Questo secondo progetto è andato in porto anche perché anni fa quando ero consigliere regionale con un emendamento da me presentato evitammo che nell'area sorgesse una strada a scorrimento veloce e portammo invece quella che oggi si chiama 'Strada parco'".
"Per questa area di risulta invece - sottolinea Damiani - in 34 anni non è stato piantato un albero e non è stata presa una decisione se non concorsi per idee. Oggi si ventila l'idea di mettere in questa area uffici regionali centralizzati, parcheggi per tremila auto e terminal bus. Questo significa che quest'area sparisce. Vorrei ricordare a tal proposito che oggi le sedi delle Regioni si fanno in periferia. Attrarre in centro un traffico enorme negli orari degli uffici per far poi diventare la zona un deserto dopo le 17, senza far lavorare le attività commerciali considerando una mensa e un bar dentro la sede, secondo noi è una follia".
"Noi crediamo che la soluzione migliore - aggiunge - sia quella di un grande parco centrale così come accade ormai in tutte le città perché un parco disinquinerà l'aria, farà rivivere la zona di socialità come centro di aggregazione e perché con un parco si accontenterebbe la cittadinanza tutta e non capiamo perché la Regione e il Comune abbiano invece preso un percorso, senza ascoltare nessuno e senza partecipazione, che tradisce l'aspettativa che c'è in questa area per riqualificare la città".
Il presidente dell'Associazione Consiglieri Comunali Emeriti di Pescara, Mario Sorgentone, spiega che “localizzare un palazzone di 60-70 metri cubi in centro credo rappresenti una forzatura e anzi un errore anche perché pensate quante vetture accederebbero nella zona. Crediamo questo progetto sia un errore grossolano perché invece l’idea migliore sarebbe quella di cercare la sede della Regione in periferia che verrebbe riqualificata e migliorata e sarebbe di utilità anche ai comuni limitrofi. Si parla tanto di Nuova Pescara che non decolla e delle lamentele di Spoltore e Montesilvano e invece localizzare la sede significherebbe renderla più raggiungibile e accessibile dagli altri centri. Credo che dunque il progetto sia da ripensare e sono ottimista sul fatto che l’Amministrazione di Pescara possa rivedere questo idea e questo progetto e trovare invece un’area periferica adeguata per la nuova struttura regionale”.(ANSA).