(ANSA) - L'AQUILA, 25 NOV - "È stato il caso dell'Arminuta a
rendere di nuovo attuale il dibattito sull'importanza di una
Film Comission in regione", così il professor Gianluigi Rossini
(docente di Televisione, serialità e media digitali
all'Università dell'Aquila e di Linguaggi televisivi
all'Università degli Studi di Teramo) a margine dell'incontro
promosso dall'Osservatorio interuniversitario sul Cinema e
sugli audiovisivi in Abruzzo (Oica).
"'L'Arminuta è un film di Giuseppe Bonito, tratto dal romanzo
bestseller di Donatella Di Pietrantonio, che 'parla abruzzese' e
fa riferimento a luoghi e fatti che interessano la nostra
regione - ha ricordato Rossini - eppure la maggior parte delle
scene è stata girata nel Lazio.
Insomma un modo per definire lo stato dell'arte dell'Abruzzo
Film Industry".
Non solo, l'incontro al palazzetto dei Nobili è stato occasione
per mettere a confronto esperienze sul territorio nazionale,
grazie alle testimonianze di Stefania Ippoliti (direttrice della
Toscana Film Commission), Marco Cucco (professore associato e
direttore del Master in Management del Cinema e dell'Audiovisivo
all'Università di Bologna), oltre a un rappresentante del
ministero della Cultura. Significativo l'intervento di Cristina
Priarone, presidente dell'Italian Film Commission. "Ormai in
tutte le regioni italiane - ha detto - sono operative
organizzazioni che fanno parte della nostra rete. Solo in Molise
manca una struttura definita ma qualcosa si sta già muovendo.
Questi enti riescono ormai a intercettare fondi per una cifra
complessiva di 52 milioni l'anno. Importante ribadire che ogni
euro investito sul cinema produce una ricaduta di tre euro sul
territorio: una troupe cinematografica, una volta insediata ha
bisogno di tutto, catering, trasporti, logistica, lavanderia e
via dicendo". (ANSA).
Cinema, Rossini, L'Arminuta ha riaperto tema Film Commission
Osservatorio interuniversitario per veicolare risorse in Abruzzo